sabato 11 ottobre 2014

CI STUDIERANNO COME IL SECONDO MEDIOEVO.

Il Medioevo è un sistema attanagliante del pensiero critico, in cui normalmente la maggioranza delle persone è convinta che la sopraffazione di alcuni verso altri sia logica in un mondo che utopizza la giustizia. Cioè, il medioevo non è la sopraffazione in sè, ma la convinzione che questa sia normale, inevitabile, che il principio base sia che la vita fa schifo e che chi crede nella carta costituzionale, nelle varie convenzioni dei diritti umani e bla bla, sia un invasato/disadattato. Il medioevo è la passione per la morte, anzi, è la morte. La regola è la sopravvivenza in una condizione che di base fa schifo. Chi si ribella, chi arrivato alle strette della sopravvivenza produce uno scatto di ribellione e si appella alle Leggi della civiltà, rompe la regola della sopravvivenza altrui, induce a svegliarsi a forza, a riflettere sull'inerzia con cui ci si sta lentamente lasciando andare all'oblio. Io denuncio. Ecco a voi una lettera che, in quanto referente del Movimento per l'Infanzia, ho ricevuto. E' un uomo che scrive: un fratello. Basterà a eliminare il sospetto che le donne vogliano vittimizzarsi? Sarà sufficiente a fare comprendere quali violazioni sistematiche (il caso è uno dei centinaia di cui siamo a conoscenza) stanno accadendo quotidianamente?


"Buongiorno,Mi chiamo Giacomo (nome di fantasia) e le scrivo da ******, volevo esporle il caso di mia sorella ******* e dei suoi due bambini. Mi sorella per anni ha subito violenze, maltrattamenti dal suo ex marito davanti ai figli, rischiando anche di essere buttata giù dal balcone dal quarto piano, dobbiamo ringraziare solo il Signore che mia sorella è ancora viva. Poi precisamente nel settembre dell’annoscorso ( 2013 ) dopo l’ennesima violenza, premettendo che già mia sorella aveva iniziato le pratiche per la separazione e dopo numerose denuncie fatte, si è rivolta ad un centro anti-violenza qui a *****, precisamente presso *****.  Fortunatamente da quel momento questa persona è stata allontanata, ed è stata anche arrestata, per poco tempo, perché aveva anche picchiato un sua presunta fidanzata a Roma. Comunque questa persona non si è arresa è a oggi continua ancora a minacciare mia sorella, ultima denuncia fatta da Agosto 2014, fino al punto tale che in un anno mia sorella ha cambiato quattro volte il numero di telefono e si è dovuta cancellare da tutti i social network perché continuamente minacciata, anche tramite sue amiche. Dopo i vari processi affrontati sia penali che civili, non ancora conclusi, volevo chiederle per quanto riguarda la questione dei minori, perché
   **/10/2014 è iniziato quello presso il Tribunale dei Minori. Premettendo che da ottobre 2014 i mie nipoti sono stati seguiti, con visite anche a casa dagli assistenti sociali, e ascoltati anche dalla Dott.sa ***** psicologa del centro antiviolenza che ha inviato una relazione dettagliata al tribunale dei
minori, in cui diceva che per ora il padre non doveva vederli. Ieri però nel tribunale dei minori, la psicologa designata al colloquio, insisteva che il padre doveva vedere i minori, e mia sorella doveva collaborare, riprendendo rapporti anche con il suo ex-marito perché si doveva iniziare questo percorso in cui poi alla fine come gli ho già detto i minori dovevano vedere il padre. Quello che non capisco è questo, in una separazione normale, voglio anche ammetterlo, perché capita che una madre faccia resistenza di proposito per non far vedere i figli al padre, ma nella situazione di mia sorella noncredo, ma poi ad insistere con mia sorella che doveva collaborare perché se nogli venivano tolti i bambini, voleva anche mia sorella dava al suo ex marito il numero di telefono. Ancora oggi non capisco, un uomo che ha tentato di uccidere mia sorella, gli danno ancora la possibilità che possa vedere i propri figli, dove dalle varie relazioni si evince che i minori non lo vogliono vedere, e questo non dipende da mia sorella ma da tutto quello che i minori hannovisto negli anni. Poi non possono dire a mia sorella che deve convincere i minori a vedere il padre, soprattutto in questo caso. I minori sono due uno che deve compiere * anni e la bimba di * anni.
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Nel ringraziarla le auguro una buona giornata.
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Vittoria Camboni.